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Recentemente sono circolate voci secondo cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità avrebbe richiesto all’UEFA la sospensione dei campionati di calcio fino alla fine del 2021. L’Uefa, tuttavia, ha smentito la notizia assicurando di non aver mai ricevuto alcuna richiesta del genere.
Tuttavia, sulle pagine de La Repubblica, è emerso un rapporto in cui si è detto che l’Uefa ha ricevuto un avviso dall’OMS durante una riunione del Comitato Esecutivo che raccomandava di non riprendere il calcio fino all’inizio del 2022 al fine di evitare una seconda ondata di Covid-19.
Ciò comporterebbe che il torneo Euro 2020, già rinviato, dovesse essere riprogrammato di nuovo oppure annullato completamente, il che causerebbe il caos sia nei campionati nazionali che europei 2019/20 e 2020/21, che dovrebbero affrontare entrambi la cancellazione senza possibilità di ripresa.
Il rapporto La Repubblica cita il settimanale brasiliano “Veja” come la fonte delle informazioni, con la rivista di Sao Paulo che afferma che le attuali discussioni sulla ripresa della stagione nei prossimi mesi sarebbero impossibili a causa del consiglio dell’OMS.
Uun portavoce dell’Uefa è intervenuto sulla questione confermando al giornale The Independent che l’OMS non ha chiesto la sospensione del calcio fino alla fine del 2021, ma piuttosto ha discusso l’eventualità di una possibile ripartenza dei campionati 2019/20 nel momento in cui si potrà farlo in sicurezza.
L’OMS ha anche svolto un ruolo attivo nel contribuire a riprogrammare le Olimpiadi di Tokyo la prossima estate, una decisione che è stata presa dal Comitato Olimpico Internazionale e dal Comitato organizzatore di Tokyo 2020 sulla base delle informazioni dei principali consulenti sanitari globali, con l’inizio dei Giochi il 23 luglio che includerà il torneo olimpico di calcio.
L’Uefa potrebbe utilizzare le attuali classifiche per determinare i coefficienti per stabilire le squadre qualificate per la prossima stagione di Champions League. Tuttavia, resta inteso che la situazione, al momento, rimane incerta e piuttosto confusa, anche perché, sebbene i coefficienti siano un modo per l’Uefa di determinare le qualificazioni europee della prossima stagione, se quella sospesa non è in grado di riprendere, l’organo di governo rimane pienamente impegnato a lavorare verso una ripresa per poter così completare il 2019/20 nei prossimi mesi.