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Il presidente russo Vladimir Putin ha proposto un emendamento alla costituzione russa che vieterebbe il matrimonio tra persone dello stesso sesso come parte di un referendum che potrebbe mantenerlo al potere oltre il 2024.
Il referendum, fissato per il prossimo mese, include diversi altri emendamenti, molti dei quali si rivolgono in modo simile ai conservatori sociali e ai sostenitori della Chiesa ortodossa russa con la speranza che ciò farà aumentare l’affluenza alla proposta.
Altri emendamenti identificano il russo come “la lingua della nazionalità che forma lo stato” e il popolo russo come il gruppo etnico che ha creato la nazione, facendo anche appello alla nostalgia sovietica definendo la nazione moderna come lo stato successore dell’URSS .
Ekaterina Schulmann, scienziata politica con sede a Mosca, si è espressa sulle pagine del New York Times, affermado che: “Hanno dato un’etichetta per attirare sia quelli a favore, sia quelli contrari”…Se l’affluenza alle urne è adeguatamente elevata, questa nuova costituzione modificata sarà legittimata sia agli occhi del pubblico interno sia della comunità internazionale.
Il vicepresidente Pyotr Tolstoy si è pronunciato a favore del referendum, definendo l’emendamento sul matrimonio una misura necessaria per impedire alle organizzazioni internazionali di “forzare la Russia in qualsiasi tipo di diritto speciale alla comunità LGBT”.
La domanda che sorge spontanea in questo momento è: perché Vladimir Putin sente improvvisamente il bisogno di scrivere tutto questo nella costituzione russa?
Sembra un po’ debole la tesi per cui ciò abbia a che fare con la riflessione dei valori attuali nella società e più con la creazione di punti di discussione che nascondono il sospetto motivo principale alla base della riscrittura costituzionale: fornire una base giuridica per il presidente Putin per rimanere in una posizione di influenza o potere dopo il 2024 – se non come presidente, comunque in qualche altro ruolo.
Tra i cambiamenti proposti c’è l’inclusione nella costituzione di un organo poco noto chiamato Consiglio di Stato. Si ritiene che questa potrebbe essere una possibile base di potere futuro per Putin. Altri emendamenti finiranno per rafforzare il potere del presidente. Ma dal momento che Putin ha deciso che i russi debbanop esprimere il proprio parere con il voto, deve trovare un modo per entusiasmare le persone sui cambiamenti e portarli alle urne il 22 aprile. È qui che arrivano gli slogan populisti – e soggetti come Dio, la famiglia e il matrimonio – oltre a promettere di includere nel sostegno costituzionale salari e pensioni.
Putin ha anche proposto un emendamento sulla “verità storica”, per proteggere “il grande successo del popolo nella sua difesa della Patria”. Si è scagliato contro ciò che vede come tentativi stranieri di ridurre l’enorme sacrificio fatto dall’URSS nella seconda guerra mondiale. La sconfitta della Germania nazista costò circa 27 milioni di vite sovietiche. Putin è al suo quarto mandato presidenziale; è stato la figura dominante nella politica russa per 20 anni. La sua presidenza è stata segnata da un risveglio di simboli dell’era sovietica, valori conservatori e l’influenza della Chiesa ortodossa russa. Ha sorpreso la nazione a gennaio con piani per le proposte di riforme costituzionali che includono il trasferimento di alcuni poteri dalla presidenza al parlamento.
Mentre la maggior parte dei russi si identifica come cristiani ortodossi, lo stato è ufficialmente laico. L’attuale costituzione risale al 1993, quando l’allora il presidente Boris Eltsin stava abbracciando la democrazia e il capitalismo occidentali.
L’azione di Putin contro il liberalismo occidentale ha incluso un controverso divieto di diffusione della “propaganda gay” tra i giovani russi.
Il divieto – condannato da molti liberali e dalla Corte europea dei diritti dell’uomo – è stato usato per molestare gli attivisti per i diritti dei gay.
Il disegno di legge costituzionale di riforma è stato approvato dalla camera bassa del parlamento russo – la Duma di stato – a gennaio, e gli emendamenti di Putin sono stati introdotti in tempo per una seconda lettura.
La legislatura russa è dominata dai sostenitori di Putin. Una votazione pubblica sulla revisione costituzionale è prevista per il 22 aprile, ma prima di allora deve ottenere l’approvazione finale dal parlamento e dalla Corte costituzionale.
Molti degli emendamenti sono stati presentati a Putin da importanti personalità sociali e culturali nominate in un gruppo di lavoro costituzionale.
Lo scienziato politico Grigory Golosov ha criticato i cambiamenti come “politici”. “La costituzione che abbiamo indica che lo stato dovrebbe essere libero dall’ideologia. Quindi, ha affermato lo studioso, “Penso che questi cambiamenti siano inappropriati”.