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Un terremoto di magnitudo 7,2 è avvenuto nella regione dell’Estremo Oriente russo, colpendo le Isole Curili e provocando un allarme tsunami – poi fortunatamente rientrato – per la regione scarsamente popolata.
Il terremoto, il cui epicentro è avvenuto al largo della penisola russa della Kamchatka, nella zona delle isole Curili ed esattamente a 220 chilometri a sud-est di Severo Kurilsk, cittadina nella regione di Sachalin, è stato avvertito in tutta la regione mercoledì pomeriggio ora locale, con una profondità di 56,7 km (35 miglia).
Non ci sono ancora segnalazioni di danni o vittime.
Il terremoto ha provocato un allarme tsunami alle isole Hawaii, a 5.600 chilometri di distanza, ma è stato presto annullato, con il Centro nazionale di allarme tsunami degli Stati Uniti che ha concluso che non vi era alcun pericolo per la piccola catena di isole del Pacifico.
È stato inoltre emesso un avviso di tsunami per il distretto di Severo-Kurilsk, nella regione russa di Sakhalin, secondo quanto riferito da una filiale locale del Geophysical Survey dell’Accademia delle scienze russa.
Il sisma è stato inizialmente segnalato come magnitudo 7,8, ma è stato presto rivisto fino a 7.5 dall’USGS. Il sondaggio geofisico dell’Accademia delle scienze russa lo ha poi ridotto a 7.2.
La gente del posto terrorizzata si è raccolta sui social media fornendo resoconti di prima mano sull’evento che ha suscitato terrore nella regione.
“Non ho mai provato niente del genere … Siamo subito scappati di casa, mentre di solito non facciamo nulla”, ha twittato una persona. “Ero davvero spaventato.”
Un altro testimone ha affermato di non aver mai sperimentato nulla di simile al tremore di mercoledì durante i 15 anni in cui ha vissuto nella regione soggetta al sisma.
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