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L’estrema destra francese è andata male nelle elezioni regionali durante il fine settimana, non riuscendo ad ottenere il controllo di nemmeno una delle 18 regioni francesi e potenzialmente intaccando le possibilità di Marine Le Pen in vista del concorso presidenziale del prossimo anno.
Il partito della Le Pen, National Rally, aveva puntato sulla regione meridionale della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, cercando di assicurarsi una prima vittoria regionale. Il partito aveva reclutato Thierry Mariani, un ex ministro dei trasporti e un tempo membro del centro-destra Les Républicains, per risollevare le sue sorti e per ammorbidire l’immagine del partito in una zona che ospita una grande percentuale di elettori di destra.
Alla fine la campagna fallì, poiché gli elettori favorirono Renaud Muselier di Les Républicains con circa il 57% dei voti. La vittoria di Muselier è stata aiutata dal ritiro tardivo del candidato del Partito Verde Jean-Laurent Félizia, la cui uscita strategica ha impedito il tipo di divisione dei voti che avrebbe dato a Mariani un’apertura.
Le Pen spererà che la bassa affluenza esibita in entrambi i turni nasconda un maggiore sostegno sulla scena nazionale. Si stima che il 34,5% degli elettori francesi abbia votato domenica, appena al di sopra della bassa affluenza record del 33% nel primo turno. “La mobilitazione è la chiave per le vittorie a venire”, riflette Le Pen dopo la sconfitta di domenica.
Tuttavia, la perdita mette in discussione l’efficacia della campagna di “de-demonizzazione” del partito, con un elettorato che non sembra del tutto pronto a cedere il potere all’estrema destra. Scrivendo su Foreign Policy all’inizio di questo mese, Fleur Macdonald ha tracciato un profilo di Julien Sanchez del National Rally, uno dei dieci sindaci che il partito ha eletto con successo mentre cerca di mostrare la sua capacità di governare.
Anche se il partito di Emmanuel Macron, La République En Marche, ha avuto una performance negativa, sarà felice che lo slancio del National Rally sia stato per ora bloccato. Nel più recente sondaggio presidenziale, Macron conduce la Le Pen in un confronto uno contro uno, ottenendo il 54% dei consensi, mentre il suo indice di approvazione supera di gran lunga i suoi due predecessori allo stesso punto delle loro presidenze. Macron tenta di bruciare le sue credenziali ambientali con gli elettori di sinistra oggi, mentre il Senato francese considera una legge sul clima di vasta portata.